Salute Mestruale: conoscerla e preservala

Ogni anno, il 7 aprile, ricorre la giornata mondiale della salute, data che corrisponde alla fondazione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), avvenuta nel 1948. Come ci ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, questa giornata è un’occasione per sensibilizzare su temi cruciali di salute pubblica e lanciare programmi a lungo termine per migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo, in modo che tutti, ovunque, possano raggiungere il più alto livello di salute e benessere.

Cosa s’intende per Salute?

Secondo l’OMS, la salute non è assenza di malattia, ma una condizione che riguarda il benessere fisico, psicologico e sociale dell’individuo. Questa concezione multidimensionale della salute crea la base per lo sviluppo del modello bio-psico-sociale, una strategia di approccio alla persona, sviluppato da George Engel negli anni Settanta del 9000. Questo modello si contrappone a quello biomedico, basato sulla patogenesi, in cui la salute è la totale assenza di sintomi, e la malattia è riconducibile esclusivamente a fattori biologici, che il medico deve identificare e correggere con interventi terapeutici mirati.

Il modello bio-psico-sociale

Il modello bio-psico-sociale si basa sul concetto di salutogenesi e parte dal presupposto che la condizione di salute o di malattia siano la conseguenza dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali, in una condizione dinamica tra stress e risorse. Il focus del modello non è quindi la malattia o il medico, ma la persona e l’approccio è globale. Dunque, per comprendere e risolvere la malattia, è necessario occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma anche degli aspetti psicologici, sociali e familiari. La persona e la sua famiglia sono quindi al centro del processo di empowerment.

In questo modello diventano dunque fondamentali la prevenzione primaria, cioè favorire i fattori di salute ed eliminare/correggere i fattori di rischio, e la prevenzione quaternaria cioè la promozione della salute.

Salute di genere e salute mestruale

Oggi, nella giornata mondiale della salute, è importante parlare della salute femminile e più in generale delle persone con utero, declinata nello specifico in temi quali sessualità, fertilità, gravidanza, parto e il-post parto, salute mestruale e menopausa, tutte interconnesse tra loro.

Nudi Blu, quadro Matisse
Nudi Blu, Matisse

Cosa s’intende per Salute Mestruale? 

La salute mestruale è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solamente l’assenza di malattia o infermità in relazione al ciclo mestruale. Riprendendo il modello bio-psico-sociale dell’OMS, dunque diventa una questione molto più ampia che non si limita più esclusivamente alla sintomatologia, o a una questione di igiene, ma riguarda il benessere globale dell’individuo.

I requisiti necessari per ottenerla sono:

  • ricevere informazioni sul ciclo mestruale, sui cambiamenti sperimentati durante il corso della vita, sull’igiene e la cura di sé;
  • avere materiali, strutture e servizi per la cura del corpo durante le mestruazioni;
  • avere un facile e tempestivo accesso a diagnosi, cura e trattamento dei disturbi mestruali;
  • vivere in un ambiente positivo e rispettoso che riduca al minimo il disagio psicologico;
  • avere la libertà di decidere se e come partecipare a tutte le sfere della vita, comprese quelle civili, culturali, economiche, sociali e politiche, durante tutte le fasi del ciclo mestruale, libere da esclusione, restrizione, discriminazione, coercizione e/o violenza legate al ciclo mestruale.

Come riportato dall’OMS, e da Eva in Rosso, è necessario che la salute mestruale sia riconosciuta, inquadrata e affrontata come una questione di salute pubblica, con dimensioni fisiche, psicologiche e sociali, come una questione di diritti umani di uguaglianza di genere.

Dunque, normalizzare le mestruazioni e rompere il silenzio che le circonda per riuscire a ottenere la salute mestruale.

Cosa è utile sapere?

E’ importante e utile per ognuna di noi conoscere il proprio ciclo mestruale e la sua fisiologia, cioè come funziona il nostro corpo, come mantenerlo in salute (prevenzione) ed eventuali segnali di patologia. Tutte le alterazioni devono essere indagate con la propria ostetrica o il proprio ginecologo di fiducia.

Per aiutarci a comprendere la fisiologia e riconoscere l’eventuale patologia, il nostro corpo manifesta dei sintomi. Un esempio possono essere l’osservazione delle perdite vaginali (leucorrea) durante il ciclo mestruale. Infatti, è normale che la vagina sia secretiva durante tutto il ciclo mestruale e che le perdite vaginali si modifichino in base alle fluttuazioni ormonali.

Durante l’ovulazione le perdite sono al massimo della loro espressione in quanto gli estrogeni aumentano la produzione del muco dalle ghiandole presenti sul collo dell’utero (perdite bianche, filanti, elastiche, simile alla chiara d’uovo) e c’è una maggiore lubrificazione a livello vaginale.  Nella fase pre- e post-mestruale, invece, il muco risulta invece più denso, viscoso e di colore biancastro.

Le secrezioni vaginali, oltre ad indicarci l’andamento e lo stato di benessere del nostro ciclo mestruale, possono segnalarci eventuali patologie, dovute a microrganismi e/o alterazioni del pH dell’ecosistema vaginale. Per esempio le secrezioni giallastre possono indicare una vaginite, mentre quelle bianche dense a ricotta possono essere indicative di un’infezione da Candida.

Oltre alle secrezioni, è importante prestare attenzione anche a possibili piccole perdite di sangue scuro tra una mestruazione e l’altra (spotting). In alcuni casi può comparire nel primo mese di assunzione di un contraccettivo ormonale oppure in momenti di forte stress. Questo perché gli ormoni responsabili dello stress (adrenalina e cortisolo) possono alterare gli ormoni del ciclo mestruale, bloccando l’ovulazione o riducendo la quantità e la durata della produzione di progesterone. Altre volte l’inadeguata produzione e/o durata del progesterone e quindi la comparsa dello spotting, può avere cause disfunzionali (alterazioni ormonali, disturbi del comportamento alimentare, obesità…) o organiche (endometriosi, cisti ovariche, fibromi, menopausa precoce…). Per questo è importante accedere ad una consulenza se si notano dei disturbi mestruali.

perdite vaginali, salute femminile

Prevenire è meglio che curare

La salute mestruale però non è solamente l’immediato riconoscimento dei sintomi indicativi di qualche problematica, ma passa anche dalla prevenzione. Alcuni semplici accorgimenti nella vita di tutti i giorni:

  • Mantenere un pH fisiologico vaginale utilizzando un sapone a pH 4 e biancheria intima di cotone,
  • Evitare la stitichezza persistente,
  • Limitare l’uso di assorbenti e salvaslip,
  • Evitare la contaminazioni durante l’igiene quotidiana o l’utilizzo della carta igienica, eseguendo movimenti sempre dalla vulva verso l’ano.

Inoltre, è importante eseguire gli screening di prevenzione consigliati dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione dei tumori del seno, del collo dell’utero e del colon-retto. Per esempio, in assenza di fattori di rischio personali e/o familiari, il Pap teste il test per Papilloma virus (HPV-DNA test) ogni 3 anni per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni e la mammografia, per le donne tra i 50 e i 69 anni, da eseguire ogni 2 anni.

Conclusioni

In linea con lo scopo della giornata mondiale del 7 aprile, di sensibilizzare su temi di salute, Eva in Rosso, con questo articolo, vuole ricordare l’importanza di dare voce ai segnali del nostro corpo, azione fondamentale per la nostra salute personale ma anche per una questione culturale, sociale e politica.