Istituita nel ventesimo secolo, l’8 Marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna (International Women Day – IWD). Prendendo forma dai movimenti politici femminili per la rivendicazione dei diritti delle donne all’inizio del Novecento, questa giornata ha un duplice ruolo e scopo.
Il primo è celebrare gli atti di donne che hanno avuto un ruolo cruciale nella storia dei nostri paesi nella battaglia per la parità di genere e il riconoscimento di vari diritti. Nel caso dell’Italia, il libro Le leggi che hanno cambiato l’Italia della Fondazione Nilde Iotti è un ottimo strumento per avere una visione completa e dettagliata delle più importanti leggi che hanno segnato la storia e la vita delle donne italiane.
Nel corso degli anni, tuttavia, tale ruolo è stato ridimensionato, e l’8 Marzo ha assunto un valore sociale e politico. Questa giornata diventa dunque un momento di riflessione per identificare e riconoscere le disuguaglianze di genere e violenze che le donne nei vari paesi tuttora subiscono, e le azioni necessarie da intraprendere per l’effettivo raggiungimento di una parità di genere. Nelle città di tutto il mondo dunque risuonano proteste, scioperi, marce di singoli, organizzazioni, movimenti femministi per dar voce alle problematiche. Sul territorio Italiano, il movimento transfemminista Non una di meno si occupa dell’organizzazione del “Lotto Marzo”, portando il seguente programma per il 2023.
Nel corso dei miei studi in Sviluppo Internazionale e Genere, mi è capitato di ricevere commenti e domande sul perché fosse ancora necessario battersi per i diritti delle donne in Italia, nonostante esso sia considerato un paese democratico e sviluppato. Non è questo sufficiente? Non abbiamo già conquistato tutto? Non siamo noi in una posizione “migliore” rispetto al passato e altri paesi nel mondo? Perché bisogna ancora discuterne?
Da qui nasce l’idea di questo articolo: supportare le storie di vita e della realtà di tutti giorni di milioni di donne italiane con dati e statistiche europee e mondiali per avere una “fotografia” sullo stato delle donne Italiane nel 2023. Questo per comprendere dove siamo a livello globale e nazionale nel percorso verso il raggiungimento di una parità di genere (Goal 5 dei Sustainable Development Goals – SDG 2030). L’obiettivo ultimo è diffondere consapevolezza e riflettere sull’importanza della Giornata Internazionale della Donna e delle azioni necessarie.
Cosa significa essere una donna in Italia?
L’EIGE (European Institute for Gender Equality) è l’organizzazione Europea che ogni anno valuta lo status di parità di genere in 27 paesi dell’Unione Europea. L’Italia nel 2022 ha ottenuto un punteggio di 65/100 (ciò significa che il divario di genere è stato colmato per il 65%), 3.6 punti sotto la media europea, posizionandosi 14esima nella classifica generale.
Bene, ma non benissimo. Se primeggiamo nel dominio Salute (accesso alla salute e stato di salute), c’è ancora molto da fare a livello di Educazione (partecipazione all’istruzione, risultati scolastici e formazione nel corso della vita), Tempo (tempo speso tra lavoro di cura e assistenza, lavoro domestico e tempo libero) e Potere (coloro che si trovano in posizioni di decision-making a livello politico, economico e sociale).
Come si traducono questi dati nella realtà?
EIGE offre strumento interattivo che permette all’utente, “giocando” con le categorie genere e paese di nascita, di comprendere come vivono uomini e donne in un determinato paese europeo (stando ai dati del 2022). Essere una donna in Italia nel 2022 significa:
Le donne Italiane sono sotto-rappresentate in Parlamento, con una presenza che si attesta secondo le ultime elezioni al 31%. In ambito lavorativo guadagnano il 43% in meno degli uomini e i tassi di disoccupazione femminile sono elevati. Hanno maggiore probabilità di occuparsi delle faccende domestiche – considerato lavoro non retribuito e non riconosciuto – rispetto agli uomini. Infine, il 51% delle donne ha riportato aver fatto esperienze di molestie sessuali.
Secondo invece il World Forum Global Gender Gap Report 2022, pubblicato ogni anno valutando la parità di genere nel mondo, l’Italia si posiziona 63esima su 146 paesi monitorati nel mondo, con un punteggio di 0.720 (il divario di genere è stato colmato per il 72%) (pag. 16), e 25esima su 35 paesi in Europa (pag. 24).
Anche in questo caso, a livello di classifica globale, l’Italia primeggia a livello di Educazione e Salute, rimanendo però indietro a livello di Partecipazione e Opportunità Economiche, e di Partecipazione Politica (pg. 204).
Un elemento estremamente importante nell’analizzare questi dati è comprendere il trend temporale dell’indice per la parità di genere. Quanto è migliorata l’Italia nel corso degli anni? Secondo i dati dell’EIGE, vi è stato un miglioramento di quasi 12 punti percentuali (da 53.3 a 65) nel corso di 9 anni (2013-2022). Per quanto significativo, la crescita è molto lenta, soprattutto negli ultimi anni.
Parità di genere: quando la otterremo?
Secondo il World Forum Global Gender Gap Report 2022, il divario di genere globale è stato colmato al 68,1% e, mantenendo questo andamento, ci vorranno 132 anni per raggiungere la piena parità.
Per quanto riguarda l’Italia? Voglio invitarti ora a fare questo semplice esercizio. Il link seguente ti riporterà a uno strumento interattivo creato da Equal Measures 2030 che ti permetterà di vedere, sulla base delle politiche attualmente messe in atto in un Paese, se ti sarà possibile vedere il raggiungimento della parità di genere nel corso della tua vita. E come vedi, c’è ancora tanto da fare, ed è per questo necessario agire ora.
Conclusioni
Nel concludere, riporto un poema che mi ha accompagnato durante il mio percorso di studi, e che a mio parere riassume il significato e il valore dell’8 Marzo: “Legacy” di Rupi Kaur (su instagram troverai il poema in lingua originale inglese).
mi reggo in piedi
sui sacrifici
di milioni di donne prima di me
pensando
cosa posso fare
per rendere più alta questa montagna
in modo che le donne dopo di me
vedano più lontano
Le battaglie vinte, i diritti conquistati, i riconoscimenti ottenuti dalle donne prima di noi hanno permesso alla nostra generazione di essere dove siamo. Tuttavia, c’è ancora molto da fare, ed è nostra responsabilità non abbandonare questa battaglia per permettere alle generazioni future di poter vivere in un mondo veramente equo e paritario.
Quelli forniti sono spunti di riflessione e semplici strumenti per poter iniziare a comprendere ed esplorare un tema che colpisce tutti noi, uomini e donne, in vari domini della nostra vita di tutti i giorni. Riflettere sulla propria esperienza personale, documentarsi leggendo dati e statistiche, ascoltare le storie di donne, trovare le falle nel sistema – sono tutti elementi che permettono di rafforzare la narrazione e guidare le nostre azioni.
Fonti
EIGE website: https://eige.europa.eu/
EIGE, Scheda Italia 2022: https://eige.europa.eu/gender-equality-index/2022/country/IT
EIGE, Index Game 2022: https://eige.europa.eu/gender-equality-index/game
Equal Measures 2030 website: https://www.equalmeasures2030.org/
Equal Measures 2030, Game: https://gef.equalmeasures2030.org/
Fondazione Nilde Iotti. (2019). Le leggi delle donne che hanno cambiato l’italia, 2nd edizione. Link: https://www.futura-editrice.it/prodotto/le-leggi-delle-donne-che-hanno-cambiato-litalia-2/
Il Post. (2017). Giornata internazionale della donna: Foto. [online] Available at: https://www.ilpost.it/2017/03/08/giornata-internazionale-della-donna-2/geidar-aliey-mikhail-solomentsev-viktor-grishin-andrei-gromyko-mikhail-gorbachev-nikolai-tikhonov-2/
Non una di meno website: https://nonunadimeno.wordpress.com/
Rupi Kaur. (2017). Poem Legacy, in The sun and her flowers. Simon & Schuster. Link: https://www.instagram.com/p/BZSH4gnggNn/
United Nations. Sustainable Development Goals (SDG). Goal 5: Achieve gender equality and empower all women and girls. Link: https://sdgs.un.org/goals/goal5
World Economic Forum. (2022). Global Gender Gap Report 2022, July 2002, Link: https://www3.weforum.org/docs/WEF_GGGR_2022.pdf